SISTRI MORTO. NASCE ARGO
La Legge 12/2019 Cancella definitivamente il Sistri dalla faccia della terra, ma all’orizzonte c’è il figliastro Argo.
La Situazione :
Dopo 9 anni di sofferenza polemiche e centinaia di milioni gettati nella “spazzatura” La Legge 12/2019 dell’11-02-2019, ha convertito definitivamente in Legge l’art.6 del D.Legge 135/2018 abolendo definitivamente il Sistri a partire dal 1° Gennaio 2019.
La prima conseguenza positiva è il solievo di tutti gli operatori del settore e di qualche produttore che nel rispetto della legge, ormai aveva imparato ad utilizzarlo, non senza sacrifici in termini di tempo impiegato, e come secondo beneficio abbiamo la relativa abolizione dei contributi che nel 2019 non devono piu essere versati.
Al posto del Sistri il Ministero dell’Ambiente istituirà comunque un “Registro Elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” su cui sta lavorando da diversi mesi.
Durante questo periodo transitorio si continua ad utilizzare il sistema cartaceo (Formulari, Registri, Mud), l’unico valido ai fini della tracciabilità della filiera gestionale dei rifiuti.
Nel frattempo i tecnici del Ministero stanno lavorando ad un nuovo programma che si baserà sulla tecnologia GPS, e si chiamerà Argo , che “come il cane di Ulisse , dovrà rappresentare la fedeltà allo Stato e fiutare gli smaltitori abusivi” come sostiene il Ministro Costa.
Bene! concordo nel sperare che il nuovo programma sia piu semplice del primo, che effettivamente aiuti a tracciare meglio la filiera dei rifiuti in Italia, ma non credo proprio che aiuterà a stanare gli illeciti.
Chi si comporta illecitamente conosce bene come aggirare ogni legge e adempimento, oppure si attrezzerà per farlo, e l’unico modo per fronteggiarli rimane solo ed esclusivamente l’aumento dei controlli fisici sul territorio, con la verifica reale delle tipologie conferite in impianto finale.
Il Vero Problema
E soprattutto , caro Ministro , quando in Italia il Ritiro dei Rifiuti Industriali si bloccherà completamente a causa della assenza di nuovi impianti e del progressivo esaurimento dei pochi rimasti, Argo sarà in grado anche di fiutare nuovi siti dove costruire Nuovi Inceneritori o nuove discariche ?
Oppure si pensa di continuare a sfruttare gli impianti europei che ormai da 2 anni cominciano a boicottare il conferimento forsennato dei rifiuti industriali italiani per (ovviamente), dare la priorità ai rifiuti del loro territorio ?
Il risultato è sotto gli occhi di tutte le imprese produttive Italiane: sempre maggior difficoltà a conferire i rifiuti industriali e rialzo continuo e massiccio, dei prezzi di smaltimento (ai limiti della sostenibilità).
Signor Ministro , Argo, se funzionerà correttamente, va bene, ma se vuole veramente fare la differenza, cominci a stendere un piano strategico nazionale per far si che tra 5 anni, o almeno 10 anni , l’Italia possa essere autosufficiente o quasi nella gestione dei propri rifiuti industriali.
Infatti i rifiuti industriali purtroppo non possono essere tutti recuperati. La maggior parte (parlo dei rifiuti industriali e non urbani) devono essere smaltiti e avviati alla termodistruzione o altri in Discarica.
Senza una strategia nazionale, l’Italia, anche per la gestione dei rifiuti industriali, sarà sempre alla mercè degli altri stati europei , e farà pagare un prezzo altissimo alle nostre Aziende , che saranno anche per questo motivo, meno competitive rispetto alle concorrenti europee.
Ma forse la situazione non è ancora abbastanza grave, dovremo aspettare che avvenga il vero “Blocco intestinale dell’Italia”, per capire cosa deve fare soprattutto un Ministero dell’Ambiente.
Edo Ronchi …. Dove sei?
P.S.: Edo Ronchi Ministro dell’Ambiente 20 anni fa, personalmente ritengo che oltre ad essere veramente appassionato alla materia era ed è anche veramente competente . Suo è il D.Lgs 05-02-98 che ancora oggi detta legge sulle attività di recupero rifiuti in Italia. Dovrebbe essere aggiornato ovviamente, ma ancora nessuno l’ha fatto, e questo comporta rallentamenti , intralci e blocchi come alla recente questione degli End of Waste. Dopo di lui nessuno ha mai cercato di impostare una benchè minima forma di gestione strategica dei rifiuti in Italia,
E’ un onore averlo come socio Onorario della nostra Associazione di Esperti Ambientali Assiea.
La Soluzione :
Ma per ogni problema c’è una soluzione.
Anche se il problema non è affatto semplice, noi abbiamo pensato ad una soluzione per fare in modo che il nostro cliente abbia la garanzia dei costi e dei ritiri prestabiliti per evitare il piu possibile brutte sorprese.
Se vuoi anticipare sorprese dell’ultima ora, avere prezzi certi già a inizio anno, e ritiri programmati,
e vuoi veramente proteggere la tua azienda, azzerando ogni rischio sanzione , tutelando per sempre la tua immagine,
pianificando per tempo costi e servizi garantiti ,
puoi applicare anche tu il metodo RifiutiSicuri Tutto incluso.
Anche Tu potrai delegare a noi, le responsabilità della gestione di aspetti molto importanti come la gestione interna dei tuoi rifiuti industriali.
Liberare il tuo personale da stress e responsabilità.
Potrai quindi dedicare le tue risorse ad altri aspetti fondamentali per la tua attività primaria, su cui (come ben sai), visto il momento altamente competitivo in cui ci troviamo oggi, bisognerebbe concentrare il massimo delle proprie forze .
E soprattutto potrai avere la rendicontazione delle spese sostenute per la gestione dei rifiuti a inizio anno, e non alla fine come avviene in generale per il servizio standard offerto da altri gestori concorrenti.
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Per vedere le testimonianze di alcuni clienti che stanno utilizzando il nostro metodo vai sempre alla pagina www.rifiutisicuri.com
Buoni rifiuti.
P.Fabio Tamassia
ECOINDUSTRIA Srl
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