Scopri come gestire i rifiuti sanitari all’interno della Tua azienda.
Dal 2019 le aziende italiane si trovano ad affrontare una problematica in piu. La gestione dei propri rifiuti sanitari costituiti da Continua a leggere
In questo periodo di marasma normativo , (tra Ordinanze, DPCM, Comunicazioni, ne escono una al giorno) abbiamo ricevuto dai ns. clienti diverse richieste di chiarimento sulla gestione dei DPI di scarto e su eventuali agevolazioni in termini di gestione deposito temporaneo.
Infatti tra le varie problematiche portate dalla situazione di Emergenza Sanitaria che stiamo vivendo , c’è anche quella della gestione dei DPI come rifiuti speciali (cioè industriali) e DPI come rifiuti urbani (cioè civili)
Il motivo, è ovviamente legato all’elevata quantità di DPI di scarto (Mascherine, guanti, tute e altri Dispositivi di Protezione Individuale) da smaltire.
LA SITUAZIONE ATTUALE
L’ esubero di rifiuti di matrice sanitaria rischia di mandare in stato di stress gli impianti finali (che per i rifiuti sanitari sono soprattutto inceneritori), che non riescono a far fronte alla mole di quantità richieste dal mercato. Di tale situazione ne è al corrente il Ministero dell’Ambiente che ha diramato infatti la Circolare N. 22276 del 30/03/2020 recante “Criticità nella gestione dei rifiuti per effetto dell’Emergenza COVID 19 – indicazioni.”
Con questa Comunicazione il Ministero , al fine di superare questo momento di forte criticità del sistema e consentire agli impianti la gestione di eventuali sovraccarichi, cercando di evitare il concreto rischio dell’interruzione del servizio, ritiene necessario fornire indicazioni alle regioni e province autonome che scelgano lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente ex art. 191, d. lgs. 152/2006, per disciplinare forme speciali di gestione dei rifiuti sul proprio territorio.
Alcune Regioni come Lombardia ed Emilia Romagna hanno già emesso una loro ordinanza che consente determinate deroghe ad alcune prescrizioni normative. (che puoi vedere sotto alla voce Ordinanze Regionali)
Ma veniamo ora, a prescindere dalle ordinanze regionali , come devono essere gestiti i Rifiuti URBANI ed i Rifiuti SPECIALI costituiti in particolar modo dai Dpi di scarto anti-contagio (Mascherine guanti ecc. ) durante questo periodo di emergenza.
-RIFIUTI URBANI
Per i Rifiuti Urbani, esiste già il comunicato dell’ISS che chiarisce bene come gestirli nelle 2 casistiche possibili:
1^ Casistica
Nucleo abitativo senza casi di contagio
Se non vi sono casi di contagio la raccolta differenziata può continuare come sempre, usando però l’accortezza, di smaltire guanti e dpi e se si è raffreddati, i fazzoletti di carta, nella raccolta indifferenziata inserendo il rifiuto in 2-3 sacchetti sicurezza.
2^ Casistica
Nucleo abitativo in quarantena per casi di contagio
In quarantena obbligatoria, i rifiuti non devono essere differenziati, vanno chiusi con due o tre sacchetti resistenti e gli animali domestici non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti.
-RIFIUTI SPECIALI
Per i rifiuti Speciali , provenienti da Strutture Sanitarie e Strutture non Sanitarie di carattere produttivo, Continua a leggere
Da quando è iniziata la diffusione del Covid-19, si è automaticamente sviluppata nelle persone e nelle aziende una maggior sensibilità e attenzione generale verso tutti gli strumenti come ad es. DPI (Mascherine, guanti, tute e altri Dispositivi di Protezione Individuale) che aumentano le difese e aiutano a limitare al massimo i rischi di contagio tra le persone.
In conseguenza a ciò si è verificato un incremento consistente dei rifiuti sanitari (potenzialmente infetti ma anche non infetti), che aumenteranno ulteriormente e che dovranno essere gestiti correttamente. Per questo motivo, ho deciso di scrivere questo breve VADEMECUM che parla della gestione dei rifiuti sanitari nelle aziende , aggiungendo per questa volta anche la parte relativa ai rifiuti Urbani prodotte nelle abitazioni (Vedi Capitolo 6).
In questo VEDEMECUM esamineremo il mondo dei Rifiuti Sanitari Potenzialmente Infetti addentrandoci nei 6 aspetti fondamentali che bisogna assolutamente conoscere per ridurre il rischio di di contagio e rispettare le normative in merito :
Mi sono avvicinato a questa tipologia di rifiuti ormai più di 15 anni fa circa, quando abbiamo iniziato a gestire i rifiuti prodotti da qualche ambulatorio medico e dentistico. Poi abbiamo aggiunto il comparto agricolo con i rifiuti sanitari prodotti negli allevamenti. E oggi organizziamo 2 viaggi a settimana di queste tipologie con diversi punti di prelievo.
Il rifiuto sanitario se rientra nei potenzialmente infetti, è una delle tipologie di rifiuti a cui va dedicata un’attenzione particolare.
La sua gestione deve rispettare 3 Normative : il T.U. 152/2006 sui rifiuti , la disciplina ADR per le merci pericolose, e il D.P.R. 254 del 15-07-2003 che è la legge specifica sui rifiuti sanitari.
Cominciamo dal primo aspetto da conoscere:
Cosa si intende per rifiuto infetto ?
Intanto possiamo iniziare a dire che il DPR 254/2003 raffina ancora di più la classificazione dei rifiuti , introducendo il terzo criterio dell’infettività, ai 2 già presenti, cioè Continua a leggere
Anche quest’anno , già buona parte degli impianti di trattamento rifiuti per il successivo invio all’incenerimento, sono già intasati ed in difficoltà con i ritiri.
Sicuramente anche quest’anno i ritiri verranno sospesi con anticipo,
Tutto ciò è dovuto a tanti fattori, ma sicuramente la causa principale è legata al fatto che , In Italia già ormai da 2 anni le quantità di rifiuti prodotte e da avviare a smaltimento , sono in costante aumento, ma la presenza di impianti finali in Italia (Termovalorizzatori), è pressocché nulla.
I pochi Inceneritori presenti, sono quasi totalmente dedicati allo smaltimento di rifiuti di origine urbana. E tutti gli altri impianti di smaltimento finale (Discariche) si stanno esaurendo velocemente.
La strategia dei nostri governi negli ultimi decenni si è totalmente disinteressata dei rifiuti industriali, ed ha lasciato che si basasse esclusivamente sull’esportazione presso i termovalorizzatori dei paesi europei.
Ma, da quando la Cina ha posto lo stop totale al ritiro dei rifiuti occidentali nel Settembre 2017, il vento è cambiato.
Si è destabilizzato tutto l’equilibrio internazionale.
I rifiuti in circolazione, per tanti motivi (non solo per lo stop della Cina), sono aumentati in tutto il mondo e La Germania ed altri Paesi europei non riescono a far fronte alla mole di richieste delle proprie aziende.
Quindi, giustamente, danno la priorità alle necessità delle aziende del proprio territorio e hanno drasticamente ridotto la disponibilità nei confronti dei paesi non autosufficienti come l’Italia.
Aumentando per l’aggiunta, progressivamente i prezzi. Continua a leggere
Uno degli argomenti su cui, quest’anno ci sono arrivate molte richieste di Informazione, riguarda le modalità di gestione dei rifiuti da attività di manutenzione .
Sono dubbi leciti, perché in ballo ci sono sanzioni molto elevate, (soprattutto penali) ed anche perché , alcune aziende molto attente e che non vogliono avere problemi a causa di scorretti comportamenti altrui, cominciano a richiedere ai loro fornitori che effettuano attività di manutenzione , come gestiscono i rifiuti generati durante la manutenzione presso la loro Unità Locale.
Ho pensato bene allora di rinfrescare un nostro vademecum, fatto qualche anno fa, che è ancora molto attuale che spiega per filo e per segno esattamente cosa devi fare se sei un azienda che esegue attività di manutenzione .
Quindi se vuoi approfondire questa tematica non esitare oltre, Leggi qui sotto il Vademecum: Continua a leggere
E non dimentiicarti che se vuoi posizionarti immediatamente tra le aziende di alta qualità e delegare a noi, le responsabilità della gestione di aspetti importanti ma non fondamentali per la tua attività primaria, come la gestione interna dei tuoi rifiuti industriali, allora contattami qui: Rifiuti Sicuri e verificheremo insieme se e come posso aiutarti.
Troverai anche le testimonianze di alcuni clienti che stanno utilizzando il nostro metodo,
In ogni caso, mi raccomando, ricordati di lasciare un tuo commento alla fine dell’articolo. Lascialo pure anche in fondo al Blog di Pronto Pro.
Mi farebbe anche piacere un tuo suggerimento su qualche argomento che ti sta a cuore, che vorresti venisse approfondito.
Buoni rifiuti
P.Fabio Tamassia
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