Nuovi Regolamenti UE con nuovi Criteri di Classificazione Rifiuti. Dal 01-03-18. E Dal 05-07-18. La maggior parte delle classificazioni eseguite prima del 28-02-2018 devono essere rivalutate.
Classificazione rifiuti industriali 2018: cosa cambierà davvero?
1) Dal 01-03-18 NUOVO REGOLAMENTO UE 2016/1179
La prima variazione delle modalità di classificazione dei rifiuti è già entrata in vigore il 1° Marzo 2018.
Tale regolamento modifica l’elenco delle sostanze utili per la classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose, Tab. 3.1 dell’Allegato VI, parte 3 del CLP (Regol. 1272/2008).
In poche parole fa 2 cose importanti:
introduce nuove sostanze e
modifica in modo sostanziale le precedenti modalità di classificazione armonizzate. Ed esplicita i criteri e le modalità secondo cui classificare correttamente Piombo metallico e alcuni composti del Rame.
Tutto ciò determinerà che, se prima un rifiuto era classificato non pericoloso, ora potrebbe essere classificato pericoloso. Oppure se aveva determinate caratteristiche di pericolo, ora potrebbe averne altre.
E’ il caso ad esempio della caratteristica di Pericolo HP14, che fino al 28-02-18 era attribuita seguendo le modalità previste dall’ADR per classe ) (M6 ed M7) e dalla Legge 125 del 06-08-2015.
Ad oggi le modalità sono modificate da questo Regolamento UE 2016/1179 già in vigore dal 1° Marzo 2018.
Quindi la maggior parte dei rifiuti già classificati , dovranno essere rivalutati sulla base di questo nuovo regolamento.
2) Dal 05-07-18 NUOVO REGOLAMENTO UE 2017/997
A partire dal 05-07-2018 avverrà un cambiamento ancora più radicale.
Il Nuovo Regolamento Europeo n° 997 infatti determinerà i criteri per attribuire la caratteristica di pericolo HP14, sopprimendo definitivamente ogni richiamo all’Allegato VI della Direttiva 67/548/CEE (già abrogata) ed abrogando l’art. 7 comma 9-ter della legge 125/2015 che praticamente attribuiva l’HP14 sulla base degli stessi criteri stabiliti dalla Normativa ADR.
Dal 05-07, appunto, il Regolamento 997 , voluto dal Legislatore in seguito a valutazioni approfondite e discusse con tutti gli stati membri, determina grossi cambiamenti in termini di classificazione.
Impone nuovi coefficienti moltiplicatori e sommatorie e saranno molti i casi di rifiuti non pericolosi che si trasformeranno in rifiuti pericolosi.
Oppure di rifiuti già pericolosi che assimileranno anche la caratteristica di pericolo HP14.
L’attribuzione dell’HP14 non sarà più strettamente agganciata all’ADR. E potranno verificarsi casi di rifiuti classificati HP14 ma non sottoposti alla normativa ADR.
3) Cosa fare :
Sicuramente dal 28-02-2018 tutti i rifiuti dovranno essere riclassificati sulla base dei 2 regolamenti sopracitati.
Diciamo comunque che:
-Se devi smaltire in questo periodo, e se hai rifatto da poco l’analisi devi farla integrare con giudizio di classificazione che valuta almeno il Regolamento 2016/1179.
-Se l’analisi è già scaduta , ovviamente dovrai rifarla con il nuovo Regolamento 1179.
Mentre la rifai , Ti consiglio già di valutare attentamente già anche il Regolamento 997 che entrerà in vigore in Luglio , in questo modo eviterai di riclassificare nuovamente il tuo rifiuto nel giro di pochi mesi. Anche se potresti trovarti improvvisamente con un rifiuto pericoloso al posto di uno Non pericoloso.
Ma sapendolo prima , magari ti puoi organizzare al meglio.
Inoltre Lo stesso Consiglio Nazionale dei Chimici considera “deontologicamente corretto riferirsi, anche prima del termine perentorio di entrata in vigore del Reg. UE 2017/997 (5 Luglio 2018), al contenuto dello stesso” hp14-e-regime-transitorio-la-nota-del-consiglio-dei-chimici
Ovviamente siamo a disposizione per ogni delucidazione o consiglio su come gestire questo grande cambiamento. Per riclassificare le nostre analisi o anche di altri laboratori (in corso di validità).
Si ,si tratta di un cambiamento importante, non solo per i riflessi a livello pratico sulla gestione rifiuti e sulla loro destinazione finale, ma ha un’importanza ancora più grande perché torna a sottolineare l’estrema attenzione da porre sul tema Classificazione dei rifiuti.
La Classificazione è la fase principale su cui impostare tutta la filiera gestionale. Sbagliando la classificazione si rischia di commettere una serie di errori che si tramutano automaticamente in infrazioni e reati penali .
Per questo sono determinanti in questa fase, tante variabili che spesso sono molto sottovalutate.
Esempio: La raccolta dati (tramite scheda descrittiva del rifiuto), specifici e dettagliati, del processo produttivo del rifiuto e delle materie prime utilizzate.
Altro esempio : in caso di classificazione con analisi , il metodo utilizzato per il campionamento. Un campionamento scorretto, non certificato , determina una classificazione sballata e contestabile in ogni momento.
Potrei proseguire con altri esempi, come classificazioni eseguite a tavolino senza l’appoggio di nessun documento di valutazione, valutazioni HP eseguite senza alcun riferimento normativo.
Insomma oggi , è sempre più importante porre l’attenzione non solo sulla normativa in vigore, ma soprattutto su come applicarla e su come affrontare la miriade di adempimenti che gravitano intorno al tema rifiuti.
E l’unico modo per dormire sonni tranquilli , rimane sempre e solo quello di rivolgersi a veri Esperti Ambientali.
E se vuoi fare ancora meglio, Se vuoi posizionarti immediatamente tra le aziende di alta qualità nella gestione dei propri rifiuti e delegare a noi, le responsabilità della gestione di aspetti importanti ma non fondamentali per la tua attività primaria, come la gestione interna dei tuoi rifiuti industriali, allora contattami qui: www.rifiutisicuri.com verificheremo insieme se posso aiutarti.
Troverai anche le testimonianze di alcuni clienti che stanno utilizzando il nostro metodo,
In ogni caso, mi raccomando, ricordati di lasciare un tuo commento alla fine dell’articolo.
Suggeriscimi anche qualche argomento che ti sta a cuore, che vorresti venisse approfondito.
Buoni rifiuti
P.Fabio Tamassia
ECOINDUSTRIA Srl
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